LLALLBA

PROGRAMMA
DATA2016

Questa canzone si chiama l’alba, ma l’alba è l’ultima parola che ho scritto, di questa canzone, è arrivata alla fine, la canzone era ferma lì da almeno due anni che non aveva un ritornello, ma solo le strofe, e le strofe da sole non bastavano, perchè per me è come per il cappello. Posso uscire nudo ma se non ho in tasca un cappello fin da quando sono bambino mi sento stappato. La mia casa è un cappello, la mia nonna me li faceva all’uncinetto quando ero piccolo, poi sono arrivati quelli da baseball, il primo me lo portò la mia zia dal canada dove lei era emigrata con la famiglia, era un cappello dei montreal expo, poi tutti gli altri. Comunuque non solo mi serve un cappello per uscire, mi serve anche che sia un cappello giusto per l’occasione. Un ritorn-cappello. Perchè scrivo queste cazzate? ah si, perchè questa canzone non era finita senza una frase che offrisse una luce in fondo al tunnel, qualcosa che desse senso alle strofe, e l’alba, che è un archetipo molto classico magari fin troppo classico, quando mi è apparsa nella canzone mi ha emozionato. La penso davvero così, o meglio la sento così, ovvero che davvero ogni giorno che inizia è nuovo, semplicemente. Ciao.

Non si può tornare indietro

non si può tornare indietro

nemmeno di un minuto

è la regola di questo gioco

puoi tentare di salire di livello

o restare dove sei

come carne da macello

nelle mani del tecnocrate d turno

Non si può tornare indietro

le strade sono piene di detriti

macerie di un passato che un giorno

era stato un futuro entusiasmante

Quante cose non ci siamo detti

per paura di non essere capiti

troppe volte non ci siamo rivelati

per paura di venire giudicati

Attraverso tribunati improvvisati

che condannano già prima di sapere

c'è ancora un margine

per cominciare a vivere

con gli sguardi che si incrociano a metà

nello spazio della dignità

L'alba è già qua

per quanto sia normale vederla ritornare

mi illumina di novità

mi dà una possibilità

La scarpetta di cristallo

che hai perduto una notte nella corsa

puoi attendere qualcuno che ti cerchi

o proseguire scalza

nella luna che si accende di riflesso

c'è una parte che rimane sempre scura

c'è chi dice che è la parte dove è adesso

e per sempre si rivela la natura

Si sta come l'autunno

sugli alberi le foglie

e naufragar m'è dolce in quest mare

felice chi è diverso

essendo egli diverso

ma guai a chi è diverso

essendo egli comune

Poesie scritte sui muri dei bagni degli autogrill

le sinfonie nelle pubblicità

le barche che da Tripoli puntano a Lampedusa

e quelle che da Genova puntavano all'America

al centro di un passaggio della grande mutazione

c'è un pezzo che si stacca dalla costa

e va in esplorazione di terre emerse

dove piantare un nuovo rituale

L'alba è già qua

per quanto sia normale vederla ritornare

mi illumina di novità

mi dà una possibilità

Non si può tornare indietro

non si può tornare indietro

nemmeno di un minuto

ma c'è ancora un margine

per cominciare a vivere

con gli sguardi che si incrociano a metà

nello spazio della libertà

L'alba è già qua

L'alba è già qua

mi dà una possibilità

mi illumina di novità

L'alba è già qua

L'alba è già qua

mi dà una possibilità

mi dà una possibilità

L'alba

(è già qua)

L'alba

(è già qua)

L'alba

(è già qua)

L'alba

(mi dà una possibilità)

L'alba

mi dà una possibilità

mi dà una possibilità

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